L'immenso patrimonio organario lucchese, più di trecento strumenti, fa di Lucca una delle città più ricche in assoluto di questi importanti monumenti sonori. Questa enorme ricchezza è stata a lungo grandemente sottovalutata e non sono pochi gli strumenti che hanno subìto manomissioni o che versano in condizioni disperate di conservazione.
Negli ultimi venti anni si è
registrata in Italia una progressiva presa di coscienza, sia da parte delle
autorità preposte alla conservazione dei beni culturali che da parte
dei musicisti, del valore di questi insostituibili documenti di civiltà
musicale e si stanno moltiplicando le ricerche ed i restauri condotti con
criteri filologici tesi al recupero delle sonorità originarie.
Nella nostra provincia sono già
quasi una decina gli organi restaurati ed efficienti.
Ed è proprio per dare finalmente voce a questi strumenti che l'Associazione Domenico di Lorenzo ha ritenuto prioritaria, a fianco dell'attività di ricerca storica, la realizzazione di concerti e visite guidate che consentissero al pubblico di riappropriarsi di questo importante patrimonio culturale.
Si è scelto quindi di affrontare il problema sotto una luce positiva, non omettendo tuttavia di denunciare la gravità delle condizioni in cui versano ancora innumerevoli strumenti di grandissimo pregio.